venerdì 1 febbraio 2008

Il gatto ama la pulizia


Un mio amico, dovendo spiegare la sua predilezione per il gatto, ha detto di preferirlo perché è un animale che ha innato il senso della pulizia. Ed è proprio così, perchè sin dalla nascita i gattini vengono abituati alla pulizia dalla mamma che li leccherà continuamente, sia per tranquillizzarli che per pulirli.
A seguito di questo imprinting, i gatti associeranno l'atto della pulizia anche come rapporto sociale: chi non ha mai visto due gatti che affettuosamente si scambiano leccate e si puliscono a vicenda?

Dopo un primo periodo in cui è la mamma ad occuparsi della pulizia dei cuccioli, essi, non appena riescono a camminare, iniziano anche a pulirsi da soli, ed è uno spasso vederli contorcersi per arrivare anche nei punti più difficili da raggiungere.

Quando sarà diventato adulto il gatto continuerà ad essere un maniaco della pulizia.
Uno dei miei gatti, per esempio, dopo una della rare volte che si è fatto un giretto in giardino, appena rientra a casa si pulisce con maniacale meticolosità per almeno mezz'ora, poi, quando sembra abbia terminato, dopo qualche minuto, ricomincia da capo, soprattutto a pulirsi tra i polpastrelli, come se non potesse sopportare il pur minimo granello di polvere sulle zampe.

Per il gatto la pulizia è come un rituale, che segue regole precise e svolge secondo una scansione ordinata: per prima cosa pulisce il collo e il petto, poi si lava le spalle e i fianchi fino ad arrivare fin sotto la coda. Poi il rito prevede la pulizia delle zampe dove ogni unghia viene pulita meticolosamente e lo spazio tra un polpastrello e l'altro viene mordicchiato e leccato. Si passa infine la zampa dopo averla abbondatemente leccata sulla testa e sulle orecchie. A tale proposito dalle mie parti si dice che se il gatto oltrepassa con la zampa completamente l'orecchio allora pioverà, se invece la pulizia è più sommaria, sarà bel tempo. Questa diceria potrebbe non essere completamente senza fondamento, se pensiamo che la pulizia della pelliccia serve anche a renderla più isolante. Una pelliccia liscia e compatta difende maggiormente dal freddo, quindi d'estate il gatto forse vuole lasciare la sua pelliccia un po' più "arruffata".

Chi ha un gatto in casa, sa che la pulizia ha anche una funzione psicologica: dopo uno spavento, oppure a seguito di una frustrazione, magari dopo avere preso una bella sgridata, il gatto si ferma e inizia a lavarsi, forse per scaricare la tensione, ma io penso anche per dimostrare la sua superiorità a tutto ciò che lo circonda.

Fino a quando il nostro gatto è a pelo corto, le cure che noi dobbiamo fornirgli sono limitate, una spazzolata ogni tanto basterà , soprattutto per asportare i peli morti che altrimenti il nostro amico ingerirebbe e per controllare che non abbia contratto parassiti . Ma i gatti a pelo lungo hanno bisogno di essere spazzolati tutti i giorni, specie nel periodo della muta, altrimenti la loro pelliccia diventa brutta, piena di nodi ed opaca. A seconda del carattere del gatto la spazzolatura può essere una operazione semplice o una vera tragedia, ma, se abituato fin da piccolo, il gatto accetterà di buon grado le cure, che gli ricorderanno le attenzioni, anche energiche!, che gli forniva mamma gatta quando era cucciolo.

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