mercoledì 30 gennaio 2008

Il mio gatto parla!

Magari il gatto non parla come lo intendiamo noi, ma ha comunque a sua disposizione una grande varietà di suoni per comunicare i suoi desideri e i suoi sentimenti. Una persona con un orecchio bene allenato potrebbe cogliere ben 63 tipi di suoni diversi, ciascuno con un significato ben preciso. Altri sostengono invece che il gatto ha la capacità di produrre appena venti note diverse. In ogni modo è in possesso di una gamma tonale abbastanza estesa per poter stabilire comunicazioni articolate sia con i suoi simili che con l'uomo.

In effetti, quando il gatto comunica con l'uomo utilizza dei suoni, dei miagolii, che non usa con i suoi simili e un padrone che sia attento al suo gatto, riuscirà a cogliere le diverse intonazioni dei suoi versi e, in un certo senso, a "capirlo".

Del tutto diversi, per esempio sono i suoni che produce una gatta in calore per attirare i pretendenti.

Sembra incredibile, ma non si è ancora capito molto del funzionamento dell'apparato vocale del gatto: senza scendere in dettagli, gli scienziati non sono ancora d'accordo sulla composizione né sulla quantità delle corde vocali del gatto. L'argomento più dibattuto riguarda il modo in cui il gatto produce quel ron-ron che chiamiamo fusa, si pensa che siano i muscoli della laringe a contrarsi ritmicamente, ma non tutti sono concordi con questa teoria.

Il significato delle fusa è abbastanza chiaro invece: sono il segno che il gattino ha bisogno della madre, una specie di richiamo che il neonato usa per permettere a mamma gatta di riconoscerlo. Quando un gatto adulto fa le fusa, quindi , significa che è contento, che è tranquillo. Tutti i padroni di gatti sanno però che alcune volte il gatto può fare le fusa in condizioni diametralmente opposte: quando sta male, o quando ha paura, il suono delle fusa in questo caso è un po più cupo, e secondo alcuni il gatto cercherebbe di tranquillizzarsi in questo modo.

I suoni che il gatto emette a bocca aperta hanno varie intensità e di regola più l'intensità del suono aumenta più il gatto è nervoso: se il nostro micio vorrà darci semplicemente il bentornato a casa, emetterà dei suoni sommessi e di breve durata, se avrà fame, i suoi miagolii diverranno più insistenti e di maggiore volume, se poi si sente in qualche modo minacciato, arriverà a produrre dei suoni di altissima intensità. È curioso pensare che il soffio del gatto non sia altro che l'"imitazione" dei verso del serpente, e che abbia lo scopo di provocare nell'assalitore la sensazione dell'atavica paura per i rettili.

Oltre al combattimento, il gatto ha modo di esprimere l'ampiezza della sua gamma vocale durante il periodo dell'accoppiamento: i richiami delle gatte e i versi dei maschi raggiungono volumi tali che spesso questi incontri vengono bruscamente interrotti dalle secchiate d'acqua di qualche umano che non gradisce particolarmente certi "concerti", soprattutto in piena notte!

Possiamo dire, per concludere, che, se il gatto non parla, sicuramente ha molti mezzi per farsi capire ugualmente, magari meglio di tanti cui la natura ha dotato della capacità di emettere suoni più articolati!

lunedì 28 gennaio 2008

Che Cibo Dare Ai Nostri Gatti

Spesso ci chiediamo che cibo dare ai nostri gatti, alcuni sostengono che vanno benissimo gli avanzi dei nostri piatti, altri comprano regolarmente il cibo per gatti in scatola, altri preferiscono per il loro gatto le crocchette, altri il cibo per gatti umido in scatola.

È importante però sapere che tipo di cibo il gatto che vive allo stato naturale si procurerebbe:
il gatto è un carnivoro assoluto e quindi la sua sussistenza deriva in stragrande parte dall'apporto di proteine animali (carne) e da un apporto quasi nullo di proteine vegetali (cereali).
È chiaro quindi che fornirgli una dieta a base di avanzi di pastasciutta può tranquillamente condure il gatto ad avere grandi problemi di salute perché l'apporto di carboidrati di cui ha bisogno un gatto è solo del 3-5% del suo fabbisogno totale.

C'è anche da considerare il fatto che il gatto ha bisogno di acqua, ma per natura non è portato ad avere sete, questo perché è abituato ad ingerire l'acqua di cui ha bisogno mentre si nutre della carne delle sue prede. Il cibo per gatti migliore dovrebbe avere quindi una componente di acqua al suo interno.

Il cibo per gatti di buona qualità è quindi fondamentale per un avere sempre un gatto sano e consente di evitare gravi malattie che colpirebbero il nostro gatto se scegliessimo di nutrirlo con cibo per gatti di scarsa qualità o peggio con i nostri avanzi.

Le malattie che possono colpire i nostri gatti a causa di una alimentazione sbagliata sono tra le più diffuse, possiamo ricordare:
  • Malattie Renali (dovute alla scarsezza di acqua)
  • Cistite (infiammazione della vescica)
  • Infiammazioni gastrointestinali (dovute alla eccessiva assunzione di cereali)
  • Obesità
  • Ingrossamento del fegato
  • Infiammazioni ai denti
È molto importante quindi scegliere il giusto cibo ed è molto importante, quando scegliamo che cibo dare ai nostri gatti leggere bene l'etichetta!

Come Dorme Bene Un Gatto

La poesia di Pablo Neruda "Come dorme bene un gatto" ci descrive benissimo un gatto che dorme, ma quanto dorme un gatto ogni giorno? Il famoso etologo Desmond Morris ha calcolato che un gatto può arrivare a dormire anche fino a sedici ore al giorno, il doppio del tempo che mediamente un uomo passa a dormire. È stupefacente pensare che un gatto di nove anni non è stato sveglio per più di tre anni della sua vita.

Un gattino appena nato passa il 90% del suo tempo a dormire, poi dopo tre o quattro settimane di vita il suo ritmo si stabilizza e diviene circa il 70%. Se un gatto adulto dorme troppo ha sicuramente qualche problema di salute.

Il gatto fa parte delle specie che hanno un sonno polifasico, cioè un tipo di sonno distribuito a più riprese lungo tutta la giornata e non brevi sonnellini, ma lunghe dormite.
Queste dormite hanno varie fasi: si passa dal sonno leggero durante il quale il minimo rumore risveglia il gatto, poi si passa al sonno più profondo: durante questa fase il gatto sogna.

È facile capire che il gatto sta sognando: si vedono gli occhi muoversi sotto le palpebre, le zampe, le vibrisse, le orecchie si agitano come se il gatto stesse correndo o annusando qualcosa.

Si pensa che il gatto sogni per quasi 4 ore al giorno e si suppone che nel sogno il gatto riviva ciò che gli accade durante lo stato di veglia: lotte con altri gatti, corteggiamenti, cattura delle prede.

Dopo aver dormito ed essere riposato per bene, ogni gatto che si rispetti al risveglio segue il rituale dello "stretching": ogni singola articolazione viene sgranchita e il pelo viene accuratamente lucidato.

Vederlo così in forma dopo un sonno ristoratore, fa proprio venire voglia di dire
"Come dorme bene un gatto"!

venerdì 25 gennaio 2008

Qual'è la vera età del mio gatto?


Tutti i gattofili prima o poi si chiedono: «Qual'è la vera età del mio gatto?».
Pare che il vecchio metodo che conteggiava sette anni umani per uno felino sia sbagliato: secondo la dottoressa Lisa Acho Remorenko di Santa Barbara (Usa) un conteggio più accurato calcola i primi due anni di vita del nostro gatto come 25 anni umani, dopodiché ogni anno felino equivale a circa quattro anni di noi bipedi.
Un gatto di 10 anni, quindi, dovrebbe essere considerato un prestante signore e non un arzillo vecchietto.

Ma c'è dell'altro: come per gli umani, lo stile di vita ne influenza l'aspettativa e così, se il nostro micione di 57 anni (umani!) vive sempre in casa, possiamo tranquillamente togliergli ben 7 anni, perché è al sicuro dai pericoli della strada (zuffe con altri gatti, attacchi dei cani, automobili) ed è più difficile che possa contrarre malattie infettive.
Inoltre, se abbiamo avuto la saggia idea di castrare il nostro amico, gli allunghiamo la vita di altri 5 anni, ma attenzione all'alimentazione, perché un gatto sovrappeso si vede invecchiato di circa due anni.

Se poi gli forniamo un dieta che ha come ingrediente principale la carne (occhio agli ingredienti scritti sulla confezione del mangime: evitate quelli che non hanno come prima voce un nome chiaro: pollo, manzo, tacchino), lo facciamo giocare con noi per almeno un quarto d'ora, e lo facciamo visitare almeno una volta all'anno dal veterinario, il nostro gatto sarà ringiovanito di altri 6 anni.

Per concludere, sarebbe meglio non fumare in casa, perché, ovviamente i nostri amici a quattro zampe soffrono il fumo passivo proprio come noi, e ciliegina sulla torta, una accurata igiene dentale allunga la vita del gatto.

Facendo due conti, quindi, sempre secondo la dott.ssa
Remorenko, per la mia gatta Marajina che:
  • ha 5 anni,
  • è operata,
  • vive sempre in casa,
  • non è esposta al fumo,
  • è stata visitata circa sei mesi fa,
  • il suo quarto d'ora di gioco quotidiano lo supera abbondatemente,
alla domanda «Qual'è la vera età del mio gatto?» dovrei rispondermi, invece di 35 anni come avrei detto fino a ieri, un bel «19 anni». Un bel colpo, e senza chirurgia estetica!

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giovedì 24 gennaio 2008

Amici Gatti



Benvenuti ad Amici Gatti. Questo sito fornirà consigli, notizie e curiosità per conoscere ed amare sempre di più un meraviglioso amico: il gatto.